venerdì 26 ottobre 2012

LETTERA APERTA AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI FRAGAGNANO ED AGLI AMMINISTRATORI


Martedì 30 ottobre, il Consiglio Comunale approverà il bilancio di previsione 2012,  visti i tempi derivanti dagli slittamenti, pare più un bilancio consuntivo. Il Consiglio Comunale è stato convocato di mattina, vista l’ora sembra che si voglia sfavorire la partecipazione dei cittadini.
Dalla scorsa primavera il nostro Sindaco, in tutte le occasioni pubbliche, ribadisce con forza l’indispensabilità di un confronto propositivo con tutte le forze politiche e sociali per programmare al meglio il futuro del nostro territorio.
Abbiamo avuto un solo incontro prima dell’estate e poi nulla.
Il PD, comunque, non intende sottrarsi dal fare delle considerazioni-proposte di carattere generale sull’argomento e, non avendo sciaguratamente,  propri rappresentanti in Consiglio Comunale, con questa lettera aperta indica quanto segue:


I punti che riteniamo fondamentali per garantire il sostegno sociale
1.     indigenti – nella nostra comunità vivono (meglio dire sopravvivono) una cinquantina di famiglie con gravissimi problemi economici. Con molta dignità e profondo malessere, sono supportati dalla solidarietà di singoli cittadini e dall’immancabile impegno delle Associazioni Cattoliche. Molti rinunciano anche a richiedere piccoli contributi agli organi preposti, pur di conservare l’anonimato. Le istituzioni e noi tutti, abbiamo il dovere di prevedere, per questi soggetti, appositi interventi strutturali che non siano puri e semplici elargizioni pecuniarie episodiche ma che  garantiscano dei pasti quotidiani oltreché controlli medici e supporti scolastici (oltre i gratuiti libri di testo) ove esistano dei minori;

2.    extracomunitari e comunitari – in modo documentato, circa ottanta cittadini comunitari ed extracomunitari risiedono a Fragagnano, ad essi si aggiungono altri non censiti ufficialmente. Alcuni svolgono lavori saltuari,  altri operano come badanti o svolgono servizi domestici. Da sempre, nelle nostre considerazioni verbali, ci definiamo accoglienti e solidali. Ora serve trasformare le parole in fatti. A questi nostri concittadini le istituzioni devono attenzione ed interventi mirati alla loro integrazione e socializzazione attraverso azioni concrete che non richiedono ingenti sforzi economici. E’ necessario programmare delle iniziative culturali per favorire la conoscenza bilaterale delle diverse culture e delle proprie lingue, cercando di realizzare il progetto di una comunità solidale, tollerante e inclusiva.

3.    anziani non autosufficienti – circa un centinaio di anziani non autosufficienti vivono assistiti, in modo parziale da familiari, da badanti, spesso straniere, ed altri vivono da soli. La crisi generale del paese, il sempre minore potere d’acquisto delle pensioni, provocano agli stessi grosse difficoltà di sopravvivenza. Molti rinunciano, come detto per gli indigenti, a cure mediche ed esami medici indispensabili pur di risparmiare o in alcuni casi vi rinunciano in quanto impossibilitati materialmente a raggiungere centri diagnostici. Il massimo della vulnerabilità, per chi vive da solo, la si ha durante le ore notturne ove in caso di malore e del conseguente panico, non sanno  cosa fare. Pensiamo che ai casi citati vada concentrata  una particolare attenzione. In molte realtà pugliesi ed oltre regione, diversi comuni hanno attivato,  con particolari convenzioni e con la collaborazioni di volontari, della polizia municipale e di forze dell’ordine varie, dei sistemi di chiamate di emergenza che hanno sopito le loro ansie facendoli sentire più sicuri;


   Per rilanciare le attività produttive e per favorire la vivibilità ambientale:
1.  agricoltura – da poche settimane è finita la vendemmia, tra poco comincerà la raccolta delle olive. Per le nostre strade si sente ancora il profumo del mosto. Tanto impegno,  tanta fatica e tanta passione. Purtroppo alla fine non si può fare a meno di pronunziare la oramai famosa frase  “ NON VALE PIU’ LA PENA “ !  Pensiamo sia giunto il momento di affrontare di petto questo argomento ed intervenire per supportare economicamente e strutturalmente questa attività, riflettendo e chiarendo alcune contraddizioni di fondo. Dati nazionali, regionali e provinciali sottolineano ed esaltano sempre più il primato delle nostre terre nella produzione di vini ed oli di qualità garantite. A supporto di queste produzioni ogni anno si organizzano saloni nazionali ed internazionali in cui spiccano i nostri prodotti. Nella nostra provincia da Castellaneta a Manduria le innumerevoli cantine sociali si trasformano in spazi di aggregazione, di degustazione ed esposizione dei nostri prodotti DOC – DOP e quant’altro. In paesi attigui al nostro si sperimentano nuovi sistemi di vendemmia e s’impiantano colture biologiche … la cosa che salta agli occhi è che larga parte di queste piccole e medie aziende e larga parte di queste iniziative sono fatte da giovani.  E NOI ?   PERCHE’ SIAMO FUORI DA QUESTO CIRCUITO ?  PERCHE’ MOLTI DEI NOSTRI PICCOLI PRODUTTORI  CONSEGNANO ALLE CANTINE DEI PAESI LIMITROFI I LORO PRODOTTI ?   A CHE SERVE LA NOSTRA CANTINA SOCIALE ? o meglio A CHI SERVE LA NOSTRA CANTINA SOCIALE ? LA NOSTRA CANTINA SOCIALE SERVE A CHI PRODUCE O SERVE A CHI LA GESTISCE ? Chiarire questi aspetti,  intervenire e supportare anche culturalmente gli addetti,    investire anche 1 € nei nostri bilanci è più che mai indispensabile per entrare anche noi, a pieno titolo,  in quel ciclo produttivo dei prodotti di qualità.   Se saremo capaci potremo  rifondare una nuova concezione del significato di “TERRE DEL SOLE E DEL MARE” , fare in modo che non sia una semplice etichetta stampata su di un cartello all’entrata del nostro paese. E’ il minimo che in questo momento possiamo fare per modificare in positivo una volta e per sempre la famosa frase e poter dire finalmente “VALE PROPRIO LA PENA”;

2.    raccolta differenziata – ultima nota,  dai primi mesi del 2013 si dovrebbe predisporre quanto necessario per l’avvio della raccolta differenziata. Abbiamo preso visione del progetto di realizzazione e dei costi di messa in opera. Sappiamo tutti, anche per esperienze esterne di chi da decenni fa raccolta differenziata, che il momento di maggiore difficoltà riguarda l’avvio del nuovo sistema a causa della scarsa conoscenza dei meccanismi. A tal proposito avevamo suggerito, e Lei aveva condiviso, di partire con un’informazione capillare ai cittadini  cominciando dalle scuole,  e,  a supporto della giusta informazione, utilizzare del personale preparato sull’argomento.   Perché non c’è  1€  per l’argomento?

 Caro Sindaco e cari Amministratori,  senza urlare, minacciare ed offendere ma semplicemente proponendo,  vi invitiamo a tenere nel giusto conto i nostri suggerimenti. Paiono piccole cose ma sono cose importanti, sono parte delle priorità indicate dai nostri cittadini; spesso, molto spesso, accade che le priorità della politica non coincidano con quelle dei cittadini e questo vi farebbe perdere l’ennesima occasione di far progredire Fragagnano,  la Puglia, L’Italia……

   Nell’augurarci che a breve ci si possa confrontare su sviluppo e piano urbanistico
Cordialmente la salutiamo
CIRCOLO  PD  FRAGAGNANO

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