sabato 9 luglio 2011


Al segretario regionale Sergio Blasi
A Gilda Binetti, della direzione nazionale del PD
Al Presidente della Commissione per i congressi Gaetano Blè
Ai segretari di circolo
All'Esecutivo provinciale
Ai rappresentanti istituzionali




Martedì 5 luglio presso la sede di via Principe Amedeo 378 si è riunito un gruppo autoconvocatosi di amministratori, dirigenti e militanti del PD, appartenenti a diverse ex-mozioni congressuali e a diverse componenti interne, che sono stati concordi nel sollecitare la convocazione del Congresso.
A conclusione dell'assemblea è stato deciso di sintetizzarne i contenuti nel seguente documento aperto alla sottoscrizione di tutti coloro che lo condividono.

Le democratiche e i democratici che si sono riuniti martedì 5 luglio ritengono grave che, dopo oltre 8 mesi dalla data in cui si sarebbe dovuto svolgere, non sia stato ancora convocato il Congresso.
La situazione è oramai diventata insostenibile, da troppo tempo non ci sono più sedi legittimate di confronto e di decisione politica ed il partito non ha più punti di riferimento.
Tutto ciò ha già avuto conseguenze negative come attestano i risultati non buoni nelle ultime amministrative delle liste del PD nei comuni sopra i 15.000 abitanti e la bassa affluenza ai referendum nella provincia e, in particolare, nel capoluogo. Inoltre, molti circoli sono privi di segretario o hanno organismi dirigenti non più rappresentativi e, in alcuni casi, sono completamente chiusi. Questo stato di cose impedisce di fatto la partecipazione attiva degli iscritti alla vita del partito, che è un diritto-dovere statutariamente riconosciuto.
Pertanto, chiediamo che venga immediatamente convocata la Commissione provinciale per i congressi per fissare la data di svolgimento degli stessi, a prescindere dal raggiungimento o meno di un eventuale accordo unitario.
Il Congresso deve essere l'occasione per definire la linea politica e le proposte programmatiche del PD e non può essere una pura ratifica di scelte organigrammatiche calate dall'alto, per cui non potrà che svolgersi con le modalità e i tempi previsti dai regolamenti e dallo Statuto.
Ma, in attesa del Congresso provinciale, è indispensabile che il PD jonico riprenda da subito a fare politica e si confronti sui principali temi che riguardano le nostre comunità. C'è bisogno di discutere e di decidere su questioni essenziali quali: il lavoro, l'ambiente, la sanità, la scuola e l'università, lo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio. Inoltre, di fronte a noi ci sono scadenze politiche rilevanti come le elezioni comunali a primavera dell'anno prossimo a Taranto, a Martina Franca e in numerosi altri comuni, oltre all'eventualità di elezioni politiche anticipate.
Tutto questo richiede che venga ripristinata l'agibilità politica del nostro partito e che vengano attivate sedi di discussione e di direzione politica, che consentano al PD di tornare ad essere pienamente in campo.
Per questa ragione è indispensabile costituire immediatamente un coordinamento transitorio rappresentativo di tutto il partito che garantisca la direzione politica in questa fase.
Se non si dovesse procedere tempestivamente nella direzione sollecitata da questo documento, si prenderà in considerazione la possibilità di ricorrere a quanto previsto dalle norme statutarie per sbloccare questa situazione non più accettabile.
primi firmatari:
Corrado Agusto, Giovanni Battafarano, Claudia Battafarano, Gianni Bello, Raffaele Brunetti, Dante Capriulo, Vito Cassano, Pietro Chetta, Filippo Coppola, Enzo De Guido, Lino De Guido, Ernesto D'Eri, Mina De Santis, Dilva De Simei, Elisabetta Di Sarno, Gianni Fabrizio, Pasquale Fiorillo, Gianpiero Gianfreda, Tony Gallitelli, Anna Rita Lemma, Gianni Liviano, Gianfranco Lopane, Antonio Marangi, Maria Grazia Mellone, Pino Mellone, Luciano Mineo, Carmine Montemurro, Egidio Pastore, Angelo Prontera, Bartolo Punzi, Rocco Ressa, Mimmo Rochira, Angelo Ruffo, Salvatore Spalluto, Carmelo Termite
Altre firme si stanno raccogliendo e si aggiungeranno nei prossimi giorni

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